4. ECU ed EPROM.


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Prima di andare avanti, sarà bene a questo punto ricordare che una cosa è la ECU (dall’inglese
Electronic Control Unit, cioè la centralina complessivamente considerata), altra cosa è la sua
memoria e cioè la EPROM (una memoria non volatile a programmazione singola e cancellazione con
lampada a raggi UVC attraverso l’apposita finestrella) o anche la EEPROM (una memoria anche
questa a programmazione singola, ma cancellabile elettricamente e non usando i raggi ultravioletti).
Sarà proprio sulla EPROM o sulla EEPROM che il preparatore interverrà, ma non tutte le memorie
sono uguali.

Le prime EPROM delle centraline erano le cosiddette DIL (Dual In Line, ma oggi conosciute anche
come DIP, Dual Inline Package), un formato di memoria con due file di piedini paralleli saldati
“passanti” rispetto alla scheda della centralina: in pratica, queste memorie assumono un po’ la
forma esteriore di un ragnetto con due file di “zampine” (ai lati) che si inseriscono nella scheda
elettronica. Queste memorie erano asportabili e, quindi, potevano essere facilmente sostituite con
altre memorie rimappate. L’unica piccola difficoltà era data dalla necessità di ricostruire le saldature
presenti su entrambi i lati della basetta elettronica.
Poi sono arrivate le PLCC (un formato di memoria quadrato con piedini sui quattro lati e
caratterizzato da saldatura superficiale) e le PSOP (un formato di memoria “a sogliola” con due file di
piedini paralleli, caratterizzato anche questo da saldatura superficiale): dissaldarli senza causare
danni è un lavoro che richiede una certa precisione.
Non basta: addirittura, alcune moderne memorie non possono in alcun modo essere rimosse perché
sono direttamente “annegate” in una speciale resina oppure sono fisicamente racchiuse all’interno
dello stesso microprocessore. Nelle ipotesi in cui sia impossibile asportare la memoria, la strada che
normalmente si segue è quella della riprogrammazione tramite dialogo per via seriale, vale a dire
tramite un cavo che colleghi la presa diagnosi dell’auto al computer.
Ad oggi, le memorie più evolute sono le FLASH EPROM (nel formato PSOP), le quali sono delle
memorie non volatili cancellabili e programmabili elettricamente e che adottano un formato a blocchi
tale da rendere possibile la riscrittura di solo una parte del programma stesso; sono anche molto più
veloci di una normale EPROM.
Le FLASH EPROM possono essere riprogrammate anche semplicemente via cavo, attraverso la
presa diagnosi dell’auto stessa. Ciò allo scopo di permettere al costruttore dell’auto di evolvere i
propri programmi di gestione e di correggere (con facilità, nei vari centri di assistenza) anche alcune
eventuali anomalie di funzionamento